Motore entrofuoribordo e fuoribordo, le differenze

Motore entrofuoribordo e fuoribordo, le differenze

Che si preferisca il lusso e il comfort oppure il dinamismo e la velocità, in entrambi i casi la motorizzazione dell’imbarcazione rimane il cuore pulsante dell’esperienza di navigazione.

Se la capacità di unire linee sinuose e interni spaziosi è sinonimo di versatilità della barca, come si può far risaltare questa caratteristica dal punto di vista del motore?

La risposta è semplice: differenti configurazioni di motori.

FIM propone differenti opzioni di motorizzazione per la sua linea 340 Regina: entrofuoribordo (di cui era dotato il modello presentato in Italia ad autunno) e fuoribordo, per permettere al cliente di scegliere quella con le caratteristiche più adatte alle sue esigenze.

Ma cosa distingue l’entrofuoribordo dal fuoribordo? Quale preferire?

Una prima differenza riguarda la collocazione dell’elemento motore.

Il motore fuoribordo è un elemento separato dal resto dell’imbarcazione, che viene montato sullo specchio di poppa con appositi supporti.

Il motore trasmette direttamente la sua potenza all’elica grazie alla configurazione verticale del meccanismo e permette l’adeguamento dell’inclinazione verticale (trim) in funzione dell’andatura per ottimizzare i consumi.

Il motore entrofuoribordo (EFB), invece, alloggia il blocco motore nella sala macchine all’interno dell’imbarcazione, che genera la potenza che viene trasmessa, tramite giunto cardanico, alle eliche al gruppo poppiero fuoribordo.

Rispetto a una configurazione puramente entrobordo, la presenza dell’elemento fuoribordo permette di modificare il trim e quindi di variare l’inclinazione del piede poppiero per navigare in acque basse.

In termini di manutenzione, un motore fuoribordo è più accessibile e rende più facile intervenire, mentre un motore EFB richiede più attenzione nell’individuare l’eventuale guasto e maggiori competenze per la riparazione, oltre a essere più soggetto all’usura.

Chiaramente, acquistando l’imbarcazione direttamente da chi l’ha costruita, l’armatore ha a disposizione un servizio di manutenzione effettuato da chi conosce fin nei minimi particolari la barca, rendendo il tema delle riparazioni una preoccupazione secondaria.

Fino a non molti anni fa, gli EFB erano sempre più performanti rispetto ai fuoribordo su imbarcazioni più lunghe, a scapito di una minore manovrabilità a causa dell’ingombro di avere il blocco motore a bordo.

Oggi i progressi tecnologici e di progettazione hanno sensibilmente attenuato questa differenziazione, con motori fuoribordo più potenti e blocchi motori EFB più piccoli e meno pesanti.

È comunque vero che chi preferisce una linea più dinamica sceglierà il fuoribordo grazie alla sua migliore accelerazione e velocità di punta.

Chi invece pensa di impiegare l’imbarcazione prevalentemente a velocità di crociera preferirà l’EFB, grazie al migliore assetto e ai minori consumi.

La collocazione esterna di un motore fuoribordo facilita il refitting, mentre quella interna dell’EFB permette una navigazione più silenziosa e non ha ingombri sullo specchio poppiero.

Insomma, la scelta dipende molto dalle preferenze individuali e dall’uso previsto della barca, ma entrambi i motori regalano un’esperienza di navigazione indimenticabile.

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